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Storia, attività e altro sul MEIC nazionale

 

Il MEIC, che nel 1980 ha rinnovato il Movimento Laureati di Azione Cattolica (cfr il Regolamento approvato dal Consiglio permanente della CEI il 23-1-80) svolge attività di formazione e ricerca teologica, spirituale, ecumenica e culturale mediante iniziative nazionali e mediante le iniziative che svolgono i circa 100 gruppi, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le iniziative locali si ispirano alle tematiche del Centro Nazionale e si calano nella realtà concreta della pastorale diocesana e della situazione socioculturale dei loro territori. Si svolgono altresì a livello regionale per iniziative comuni e per un coordinamento interdiocesano.

LA STORIA

Il Movimento Laureati era stato originato dalle Associazioni Universitarie cattoliche Italiane (AUCI, come formalmente si dovette denominare la FUCI dopo lo scioglimento della Federazione per gli avvenimenti del 1931), con l’ordine del giorno approvato nel settembre 1932 dal Congresso nazionale di Cagliari, nel quale si facevano voti perché venissero costituiti “ gli organi necessari a prestare ai laureati una assistenza spirituale ed intellettuale adeguata alle loro specifiche esigenze e ad impegnare più efficacemente nel lavoro generale dell’Azione cattolica le loro particolari competenze”.
Il Presidente generale della FUCI, Igino Righetti, e l’Assistente ecclesiastico generale, don Giovanni Battista Montini, durante l’udienza concessa ai congressisti, presentarono quel voto a Pio XI il quale esprimeva “la Sua volontà di benedire in modo specialissimo [...] l’organizzazione, la cooperazione dei laureati nel senso e nello spirito di Azione cattolica e di Azione cattolica universitaria”.
Veniva dunque subito istituito, presso la Presidenza generale dell’ACI, un Segretariato centrale per i laureati e, nel 1933, la rivista Studium, da organo della FUCI, diventava “l’organo del lavoro che l’Azione cattolica promuove tra i laureati”, mantenendo come direttore responsabile Igino Righetti, che fu anche il primo Segretario centrale, sino alla prematura morte. Viene anche nominata una vice-segretaria centrale per le laureate nella persona di Angela Gotelli.
Nel 1946 si svolge a Roma il primo Congresso nazionale, insieme a quello delle Unioni professionali, nate dopo la caduta del fascismo, e del Comitato cattolico docenti universitari, costituitosi nel 1944.
Nel 1946 viene approvato da Pio XII il nuovo statuto dell’ACI, che affianca alla FUCI il Movimento Laureati.
Il Movimento Laureati, si prefiggeva un’opera di formazione e di assistenza spirituale ed intellettuale, adeguata alle specifiche esigenze di persone colte, con l’intento di impegnarne più efficacemente le particolari competenze professionali nel lavoro generale dell’Azione Cattolica.
La sua struttura organizzativa venne costituita da Gruppi diocesani, diffusi ben presto su tutto il territorio nazionale, collegati da una segreteria nazionale e, dal 1936, da un assistente ecclesiastico centrale.
Sin dall’inizio le diverse iniziative si rivolsero sia ad una formazione religiosa dei soci, sia alle professioni nel loro aspetto culturale, scientifico e vocazionale, per una sintesi tra fede e vita nel contesto del tempo.
Nel 1936 venne realizzata a Camaldoli la Ia “Settimana di cultura religiosa”, in cui accanto allo studio dei grandi temi teologici avevano ampio spazio liturgie, meditazioni, letture bibliche, comunicazioni dei laici, con l’apporto della loro preparazione ed esperienza. Una vera, grande novità nella Chiesa italiana, in un esemplare incontro laici-teologica che rimarrà nella tradizione ininterrotta sino ad oggi.
Dalla fine degli anni trenta e durante la guerra il Movimento Laureati continua la sua opera e rappresenta un punto di riferimento, di libera e matura elaborazione culturale.
Nel luglio 1943 a Camaldoli si pongono le basi del Codice sociale detto appunto “di Camaldoli”, pubblicato a cura di Sergio Paronetto nel 1944 e divenuto punto di riferimento dei cattolici italiani nell’Assemble Costituente.
Nel 1946 i mutamenti statutari dell’Azione Cattolica riconoscono formalmente l’autonomia del Movimento Laureati attraverso una Presidenza e un Consiglio centrale, composto da membri eletti, e dai presidenti delle Unioni Professionali (insegnanti, giuristi, medici, tecnici, artisti, docenti universitari, farmacisti), sorti per iniziativa del Movimento dal 1945 in poi, e ad esso statutariamente legati. Le Unioni professionali hanno oggi una totale autonomia.
Negli anni del dopoguerra il Movimento conosce una grande vitalità: crescono gruppi e iscritti, si cerca di adeguare l’azione formativa e le iniziative alle urgenze della ricostruzione e alle responsabilità che ha in quanto parte dell’Azione Cattolica Italiana.
Dopo il Concilio inizia una fase più complessa e critica sia in ordine ai problemi generali della Chiesa italiana sia in rapporto ai mutamenti strutturali dell’Azione Cattolica e alla scelta religiosa.
Sono gli anni della riduzione numerica di iscritti e di gruppi, di forti discussioni sull’ apostolato laicale nella Chiesa popolo di Dio, di grandi mutamenti nel contesto socio-culturale.
Alla fine degli anni ’70, il Movimento Laureati, dopo un lungo iter di riflessione e di rielaborazione, presenta alla CEI la richiesta di mutamento del nome e del regolamento, per il rilancio del movimento, precisando la sua connotazione ecclesiale, non più legata alla categoria del “laureato”, e il proprio servizio culturale.
La sua attuale configurazione fa perno su tre dimensioni:

  1. Una dimensione formativa basata su una spiritualità nutrita di Bibbia, teologia, liturgia,capace di far crescere le persone, di inculturare e di incarnare la fede.
  2. Una dimensione di ricerca e di elaborazione culturale per un discernimento sulle questioni emergenti e per una presenza viva ed efficace nel dialogo e nel confronto con persone del mondo della cultura e della scienza.
  3. Una dimensione di servizio culturale alla pastorale nelle Chiese locali, negli ambienti.

Gli elementi essenziali per la storia e le attività del Movimento Laureati prima e del MEIC poi si possono trovare, oltre che nelle collezioni di Studium, del Bollettino e di Coscienza, nei volumi editi da Studium: “ Il Movimento Laureati di A.C. Notizie e documenti 1932-1946”, Roma 1947; “Il Movimento Laureati di A.C. Appunti per una storia”, Roma, 1960; “In ascolto della storia, L’itinerario dei Laureati cattolici 1932.1982”, Roma, 1984; “Competenza e responsabilità. Spiritualità delle professioni” (M. Luisa Paronetto Valier, 2002).

I RIFERIMENTI

Il primato dato alla vocazione universale alla santità viene perseguito e realizzato con una certa autonomia dai vari gruppi, convergendo tutti nel promuovere una formazione di cristiani “adulti nella fede” attraverso iniziative programmatiche biblico-teologiche, ritiri spirituali periodici (ovunque nei gruppi), impegno nel crescere nella competenza culturale, e nel servizio socio-politico.
I riferimenti teologici, spirituali, culturali e pastorali che caratterizzano in modo peculiare il Meic, si ritrovano nei seguenti documenti:

  • Concilio ecumenico Vaticano II, Gaudium et Spes, parte II, cap. II nn. 53-52 (in particolare i nn.57-58-59)
  • Redemptoris missio, lettera enciclica di Giovanni Paolo II, 1990, in particolare i nn. 42.52-54. 58-59.60
  • Evangeli Nuntiandi, Esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II, 1988 in particolare i nn.32-44
  • Christifideles laici, Esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II, 1988 in particolare nn.32-44
  • Discorsi di Paolo VI e Giovanni Paolo II ai Laureati, al Meic e alla Fuci. In particolare Giovanni paolo II, al primo Congresso nazionale del Meic, 16 gennaio 1982 , all’assemblea Fuci-Meic 1983
  • Magistero della CEI, Evangelizzazione e sacramenti, 1973, in particolare i nn. 21-25.61-62.100-101; Evangelizzazione e testimonianza della carità, 1990, in particolare i nn. 32.33-35.42; Lettera su alcuni problemi dell’Università e della cultura, 1990; tutto ciò che riguarda il “progetto culturale orientato in senso cristiano” (Con il dono della carità dentro la storia, nn. 20-21.23.25-28; Progetto culturale. Una prima proposta di lavoro, 1997, nn.3.4.6.)


Occorre aggiungere i documenti del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per l’unità dei Cristiani. Infine i singolari riferimenti costituiti da “figure” della storia del Movimento Laureati: G.B. Montini, Emilio Guano, Franco Costa, Igino Righetti, Sergio Paronetto, Aldo Moro.

Dai riferimenti richiamati e dalla continua elaborazione dei dati fondamentali emergono alcune linee spirituali e culturali che caratterizzano il movimento:

  • assumere il rapporto vangelo-cultura, ossia evangelizzare la cultura e inculturare la fede, mediante un processo continuo di incarnazione, di autonomia, di vivificazione dall’interno
  • operare per una sintesi tra fede e cultura attraverso la “intelligenza” della parola di Dio, la ricerca e la mediazione culturale, la carità intellettuale, il dialogo con “altri”, la maturazione teologico-spirituale e culturale degli aderenti
  • porsi a servizio della Chiesa, con specifica dimensione culturale, nel suo compito pastorale e di “animazione” della città degli uomini.


Una (possibile) formula sintetica:
Aggregazione di cristiani laici che, vivendo da corresponsabili la vita della Chiesa, offrono un servizio alla comunità ecclesiale e, insieme, alla città degli uomini con un apporto specificamente culturale

Si può anche formulare nel seguente modo:
Il MEIC, che fa parte dell’Azione Cattolica Italiana perseguendo proprie specifiche finalità, è un itinerario di fede che cerca, pensa, riflette; è una proposta di un rigoroso impegno culturale di ricerca e di discernimento critico per collaborare a una mediazione coerente tra fede e storia (cfr.art.2b del regolamento); è una proposta di servizio nella Chiesa, nella pastorale.

ORGANIZZAZIONE

Il Meic è presente in ambito locale, nazionale, e internazionale attraverso Pax Romana – MIIC (Movimento Internazionale degli Intellettuali cattolici:

Si articola in :

  • gruppi (diocesani, locali con riferimenti diocesani)
  • delegazioni regionali
  • organi nazionali (assemblea, consiglio, presidenza)


Soggetti di responsabilità sono:

  • a livello locale/diocesano: presidente, consiglio diocesano
  • a livello regionale: delegato, consiglio regionale
  • a livello nazionale: presidente, vice-presidente, segretario, amministratore; giunta
    (ossia incaricati di varie attività), consiglieri nazionali (6 per zona: Nord, Centro,
    Sud), assemblea nazionale.

Per le nomine e le competenze vedi Regolamento.

Consistenza numerica (dati 2002)
Gruppi che hanno rinnovato le adesioni: 92 su 100/105
Aderenti: 2030 su oltre 2300 Con i simpatizzanti e gli abbonati alla rivista “Coscienza” il numero si raddoppia.
E’ in atto la promozione dei gruppi in città e regioni dove la presenza è ancora scarsa.

INIZIATIVE NAZIONALI

Gli eventi più importanti nella vita del Movimento sono i Congressi e le Assemblee nazionali che si svolgono entrambi con cadenza triennale. I primi sono momenti di approfondimento culturale delle tematiche sociali, scientifiche, etiche che provocano la fede (v. allegato 1).
Le Assemblee sono l’occasione per valutare l’operato e la situazione del Movimento e per delineare gli orientamenti generali per il triennio successivo (v. allegato 2).

TEOLOGIA

Le Settimane di teologia (v.allegato 3) hanno costituito una parte essenziale della vita del Movimento e dei singoli gruppi realizzando una larga partecipazione sia degli aderenti al Meic, sia dei simpatizzanti.
Le tematiche scelte hanno avuto anche una programmazione per cicli.
Nel 2000 un seminario di studio sul tema: “Fare teologia oggi: Il Meic si interroga”, rilanciava la centralità dell’impegno teologico nella vita del movimento.

SPIRITUALITA’

Dal 1989 al 1999 Colloqui di spiritualità si sono svolti nella sede di Malmantile

In essi ci si proponeva un confronto ed una ricerca sul tema della “vita secondo lo Spirito” nella condizione e nella storia di oggi. Cercare, cioè, una attuazione viva della fede, secondo la quale i cristiani laici, muovendo dalla loro indole e condizione secolare, possono “esistere secondo Cristo”. (vedi allegato 4)

ITINERARI ECUMENICI

Dal 1984 in dialogo con l’Ortodossia.

Si è scelta la modalità di approfondire i temi alla scuola degli antichi Padri, illustrati da maestri esperti, portandosi nel cuore delle Chiese ortodosse e prendendo contatto diretto con i loro esponenti (patriarchi, teologi, monaci) e con i fedeli di quelle comunità e prendendo contatto con la loro cultura e le loro tradizioni.(vedi allegato 5)
Dal 1996 si è aperto il dialogo con le chiese riformate (itinerario in Scandinavia).
Dal 2001 l’iniziativa è diventata “internazionale” non solo per le mete ma anche perché orientata alla collaborazione e partecipazione di gruppi e persone di altri paesi. Inoltre l’argomento della costruzione dell’Europa è stato un filo conduttore che si è aggiunto. (vedi allegato 5)

PROBLEMI DELLA FAMIGLIA

Dal 1987 sono stati organizzati incontri estivi per nuclei familiari giovani, in località dove famiglie con bambini e ragazzi potessero trovare momenti di distensione e occasioni di riflessioni. (vedi allegato 6)

PROBLEMI DELL’ECONOMIA e DELLO SVILUPPO

Per iniziativa e con la responsabilità di alcuni gruppi della Puglia sono stati organizzati incontri nazionali di cultura e spiritualità su temi dell’economia e dello sviluppo con particolare attenzione all’area mediterranea. Gli incontri hanno una cadenza biennale (vedi allegato 7).

RAPPORTI INTERNAZIONALI

Il Meic ha mantenuto i rapporti con PAX-ROMANA/MIIC ininterrottamente fin dall’inizio (1947), ha partecipato ai principali eventi e ha dato la sua collaborazione al coordinamento europeo. Per ulteriori notizie v. allegato 8.

 
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